Rosmarino
Rosmarino

Rosmarino

informazioni botaniche e scientifiche

  • Informazioni botaniche
  • Habitat
  • Componenti Principali
  • Droga
  • Tempo Balsamico

Modalità d'uso e controindicazioni

  • Proprietà
  • Impieghi Terapeutici
  • Come si usa
  • Controindicazioni

usi popolari, miti e meditazione 

  • Storia miti e tradizioni
  • Corrispondenza Astrologica 
  • Verba et Herba
  • Meditazione Associata

Rosmarino

Informazioni botaniche e scientifiche 

Nome comune: 

Rosmarino

Nome Scientifico:

Rosmarinus officinalis L.

Famiglia:

Lamiaceae

Nomi popolari 

Rosamarina, Trusmarin, Osmari, Ramerino, Tresomarino ...

Nomi Stranieri:

Eng) Rosemary

(Fra) Romarin officinal

(Ger) Rosmarin

(Esp) Romero

Descrizione Botanica

Portamento: arbusto sempreverde alto da 30 a
200cm, con profumo aromatico intenso. Fusti legnosi, molto angolosi,
prostrati o ascendenti molto ramificati

Foglie: opposte, sessili, aghiformi,
coriacee con pagina superiore verde lucida e inferiore bianca, pelosa,
ghiandolosa.

Fiori: da azzurrini a lilla, riuniti in glomeruli
all’ascella delle foglie, formanti racemi brevi di 4-16 fiori. Calice e
corolla tubulari e alla fauce bilabiati.

Frutti: tetracheni

Habitat

regioni mediterranee

Componenti principali

  • Olio essenziale: principalmente 1,8 – cineolo, alfa pinene, limonene, borneolo, canfora. La composizione dell’olio essenziale è molto variabile, a seconda dell’area geografica in cui la pianta è coltivata.
  • Flavonoidi (luteolina)
  • Vitamina C
  • Principi amari diterpenici
  • Tannini
  • Polifenoli (acido rosmarinico)

Droga ( Parte utilizzata )

foglie e rametti giovani

Tempo Balsamico

primavera per i rametti, estate per le foglie. La fioritura del rosmarino
avviene quasi tutto l’anno. Per la produzione di oli essenziale la pianta va
raccolta tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate. Il miglior olio
essenziale si ricava dalle cime fiorite, ma la maggior parte degli oli
essenziali sul mercato è ottenuta da foglie cimali e rametti freschi.

Rosmarino

Modalità d'uso e controindicazioni 

Proprietà

ROSMARINO IN FOGLIE E RAMETTI

Favorisce la produzione e il deflusso della
bile (azione coleretica e colagoga), risolve gli spasmi delle vie biliari, protezione per il fegato, scioglie le tensioni di stomaco ed intestino, contrasta la formazione di gonfiori nella pancia(azione carminativa),favorisce la
fluidificazione e l’eliminazione del catarro in eccesso, antiossidante ed antisettica, tonico generale, diuretico, stimola la circolazione sanguigna.

OLIO ESSENZIALE

Ha molteplici proprietà; ci limitiamo a elencare gli aspetti più rilevanti,
sottolineando che sono riferiti alla varietà officinalis e che quindi non
sempre possono essere estesi alle altre varietà.

La letteratura scientifica riconosce all’olio essenziale di Rosmarinus
officinalis cinque azioni: neurolettica, antimicrobica e antifungina,
espettorante, rubefacente e insetticida.

Attività sul sistema nervoso centrale

L’olio essenziale ha mostrato, in studi effettuati su esseri umani, la
capacità di modificare alcuni parametri dell’attività elettrica del cervello,
modificazione che è stata interpretata dagli autori come un’azione di tipo stimolante.
In altri studi ha dimostrato un miglioramento della memoria e dell’attenzione.

Azione antibatterica e antifungina

L’olio essenziale di rosmarino blocca la proliferazione di molti batteri
quali Streptococco aureo, E.coli, Klebsiella. È inoltre risultato efficace su
alcuni ceppi di Candida sia resistenti che suscettibili al fluconazolo e causa
degenerazione delle ife fungine.

Rinforza queste attività quando è associato all’olio essenziale di Tea
tree, Thymus vulgaris e Mentha piperita. 

Azione mucolitica e espettorante (favorisce la fluidificazione e l’eliminazione
del catarro)

Azione rubefacente, ovvero è capace di scatenare arrossamenti cutanei
più o meno intensi. Di questo si deve tener conto nell’uso cutaneo, perché può
causare delle lacerazioni della pelle.

Moderata attività insetticida su alcune varietà di zanzara.

impieghi terapeutici

Uso interno in tisana o estratto idroalcolico: per disturbi digestivi, per
stimolare l’appetito, per contrastare la produzione di gas e migliorare i
livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue.

Uso esterno in forma di olio essenziale (o acqua aromatica): rinforza i
capelli, purifica il cuoio capelluto grasso, contrasta la forfora e l’acne.

L’inalazione di poche gocce è il trattamento ideale nei raffreddori, per le
tossi, le sinusiti, le otiti e le bronchiti … in tutte le condizioni in cui è
presente catarro.

Si usa inoltre diluito a un olio vegetale nei reumatismi, nelle contratture
muscolari, nelle slogature, nei crampi. Sempre applicato con olio vegetale (mai
puro! Perché è fortemente irritante) è ottimo per la scarsa circolazione agli
arti inferiori e i piedi freddi.

Ricordiamoci dell’olio essenziale di rosmarino (o della sua acqua
aromatica) anche per l’affaticamento cronico, l’esaurimento nervoso, lo stress.

E, se viviamo in ambienti chiusi o affollati è un ottimo purificante

A livello sottile infonde fiducia in noi stessi, agisce sui chakra alti,
stimolando la chiarezza mentale e l’intuizione.

Come si usa

Infuso: mettere in una tazza di acqua calda 1 cucchiaio da
minestra di foglie secche e lasciare in infusione per 10 minuti circa. Filtrare
e bere 2/3 tazze al giorno.

Tintura madre (Soluzione Idroalcolica): 50-60 gocce 2 volte al giorno, sciolte in acqua.

OLIO ESSENZIALE

PELLE e CAPELLI

Poche gocce nel normale shampoo o sapone per un effetto rinfrescante e
purificante.

SISTEMA RESPIRATORIO: 1/2 gocce con suffumigi oppure come fragranza
ambientale in ambiente adeguatamente areato.

SISTEMA NERVOSO: l’OE di rosmarino o l’acqua aromatica possono essere
utilizzati in diffusori, vaporizzatori, vaschette del termosifone per alleviare
lo stress, l’affaticamento cronico, l’esaurimento nervoso. Nel massaggio è
molto consigliato nelle convalescenze e in caso di debilitazione.

SISTEMA MUSCOLO-SCHELETRICO: reumatismi, contratture muscolari, crampi,
slogature, cattiva circolazione e piedi freddi. Il massaggio è uno dei migliori
modi per utilizzarlo.

Controindicazioni

sconsigliato in gravidanza, allattamento e nei soggetti con ipersensibilità
individuale alla pianta. L’olio essenziale va utilizzato per uso interno solo
sotto consiglio medico. L’olio essenziale per uso esterno non va mai utilizzato
puro, bensì miscelato con un olio vegetale.

Cautela deve essere comunque usata nelle pelli sensibili o danneggiate.

Da evitare l’uso in infanti e bambini, specie sotto i tre anni di età
perché può provocare broncospasmo.

Rosmarino

Usi popolari, miti
e leggende

Storia, miti e tradizioni

l nome significa probabilmente rosa del mare in relazione al fatto che la pianta cresce spontanea nelle zone mediterranee vicino al mare.


Il rosmarino è menzionato nei più antichi testi greci e romani, dove veniva denominato “pianta della memoria”.


Nella mitologia greca il rosmarino era dedicato a Leucotoe, figlia del re “della terra degli aromi”, la Babilonia. Secondo la leggenda la ragazza fu sedotta dal dio Apollo e sepolta viva dal padre , con la complicità della ninfa Clizia, che non le perdonò la distruzione della sua reputazione. Quando Apollo scopre il supplizio accorre disperato, perfora con i suoi raggi brucianti la copertura sassosa riuscendo a far emergere il volto dell’amata dalla terra nera, ma è troppo tardi. Versando allora lacrime di dolore, cosparge il corpo di Leucotoe di nettare profumato e pronuncia queste parole. “Che tu possa almeno salire in cielo!”. Le membra di Leucotoe improvvisamente si sciolgono e pervadono il suolo di un profumo fragrante: in quel punto esatto germoglia un arbusto di rosmarino. In altre versioni della leggenda sarebbe invece nato un virgulto d’incenso, ma noi vogliamo celebrare qui il nostro rosmarino.

Corrispondenza astrologica-planetaria

Fin dall’antichità ad ogni pianta sono
stati assegnati uno o più pianeti guida, da cui traggono alcune caratteristiche.
In spagiria vegetale si chiama signatura rerum il tipo di forze cosmiche
che determinano le forme della pianta. Anche le parti del corpo sono tutte
“governate” da una propria energia planetaria. Di conseguenza, parti del corpo
o funzioni correlate ad un pianeta interagiscono maggiormente con le piante che
appartengono allo stesso tipo di energia.

 Il
rosmarino è primariamente connesso al Sole. Le piante solari riportano sul
piano sottile il calore, la luce, la positività e l’espansione che contraddistinguono
il pianeta. Il rosmarino infatti ha azione tonificante, stimolante, rigenerante,
riscaldante.

Nella sua azione benefica sulla memoria e
la concentrazione, come anche nell’aroma balsamico che fluidifica il respiro e
spazza via le impurità, possiamo vedere poi l’influenza di Mercurio che governa
la trasmissione delle informazioni e la depurazione.

Nel suo effetto digestivo abbiamo la guida
della Luna.

Verba et herba

Ogni pianta (herba) agisce a livello
fisico ma anche su un piano sottile, vibrazionale. Da questo punto di vista,
per esaltare il positivo flusso armonico generato dall’assunzione della parte
vegetale, in forma di rimedio, si può valutare di ripetere a voce alta o
silenziosamente una frase di potenziamento o un mantra (verba) che
rendono il nostro sistema più ricettivo ad accogliere le benefiche proprietà
della pianta. La somministrazione diventa così non solo un rito del benessere,
ma anche uno spazio di auto osservazione e rilascio emotivo. 

Verba per
il Rosmarino
: “Non posso cambiare le situazioni, ma posso
trasformare il modo in cui le vivo”

Meditazione associata alla pianta

Migliora focus e concentrazione! (Brain Longevity®)

Postura: Siedi in posizione facile oppure su una
sedia, con la schiena dritta e i piedi ben piantati a terra. Piega i gomiti,
con le mani all’altezza delle spalle, e I palmi rivolti in avanti. Muovi gli
avambracci in un movimento circolare veloce verso l’esterno. Mentre le mani
passano di fronte al centro del petto, i pollici si toccano leggermente. Rendi
il movimento più̀ rapido possibile.

Mantra: questo esercizio viene praticato senza
mantra.

Respiro: Respirando solo dal naso, effettua un
respiro per movimento circolare.

Inspira mentre le mani si
muovono verso l’esterno, inspira mentre si muovono verso l’interno. Una volta
acquisita familiarità̀ con il movimento, prova ad accelerare il ritmo.

Mudra: le mani sono aperte e rilassate

Concentrazione: Una volta che l’esercizio diventa confortevole, prova a chiudere
o socchiudere gli occhi.

Tempo: Comincia con 1 minuto e gradualmente sali a 3-11.

Per finire: Inspira profondamente nella posizione
iniziale, trattieni il respiro per qualche secondo, espira. Ripeti altre due
volte e poi rilassa la posizione.

Commenti: Questo speciale esercizio aiuta a
migliorare la lucidità, la concentrazione e il coordinamento.

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