Echinacea
Echinacea

Echinacea

informazioni botaniche e scientifiche

  • Informazioni botaniche
  • Habitat
  • Componenti Principali
  • Droga
  • Tempo Balsamico

Modalità d'uso e controindicazioni

  • Proprietà
  • Impieghi Terapeutici
  • Come si usa
  • Controindicazioni

usi popolari, miti e meditazione 

  • Storia miti e tradizioni
  • Corrispondenza Astrologica 
  • Verba et Herba
  • Meditazione Associata

Echinacea

Informazioni botaniche e scientifiche 

Nome comune: 

Echinacea

Nome Scientifico:

Echinacea purpurea

Famiglia:

Asteraceae

Nomi popolari 

Echinacea

Nomi Stranieri:

  • (Eng) Coneflower

  • (Fra) Rudbeekic

  • (Ger) Rover Sonnehut

  • (Esp) Echinacea

Descrizione Botanica

Portamento: pianta erbacea perenne, con fusti di 80-120 cm, con fusto spesso, lungo e a volte poroso.

Foglie: basali a rosetta, lungamente picciolate, lamina lanceolata percorsa da 3-5 nervature con peli rigidi.

Fiori: riuniti in capolini terminali, formati al centro da fiori tubulari con brattea rigidae alla periferia da fiori ligulati porporini piegati verso il basso

Frutti: acheni quadrangolari

Radice: di forma cilindrica e leggermente a spirale, caratterizzata da dei solchi longitudinali.

Habitat

Cresce spontanea in prati e boschi negli stati meridionali degli Stati Uniti e in Messico. In Italia è coltivata in regioni a clima temperato sia a scopo ornamentale che medicinale.

Componenti principali

Polifenoli, composti alifatici insaturi, polisaccaridi, alcaloidi pirrolozidinici, flavonoidi, alcani e acidi grassi a lunga catena, olio essenziale, inulina.

Droga ( Parte utilizzata )

Radice e pianta intera fiorita.

Tempo Balsamico

Maggio-giugno porzione aerea; luglio-agosto pianta intera fiorita; ottobre radice

Echinacea

Modalità d'uso e controindicazioni 

Proprietà

Antinfettive, antivirali e stimolanti la risposta immunitaria. Antinfiammatorie e antipiretiche. Detossificanti. Cicatrizzanti, riepitelizzanti, eudermiche. Insettorepellenti

impieghi terapeutici

Uso interno: per il trattamento dei raffreddori, dell’influenza, delle tonsilliti, delle faringiti. Per prevenire le patologie invernali e le epidemie. Per le disbiosi intestinali. Nelle infezioni vaginali, leucorrea, micosi da candida, infiammazioni delle vie urinarie.

Uso esterno: nelle dermatiti, ulcere della pelle e delle mucose, Herpes simplex ed eczemi

Come si usa

Infuso: 5-6 g in 500 ml di acqua calda da lasciare in infusione per 10-15 minuti. Bere nell’arco della giornata lontano dai pasti.

Soluzione Idroalcolica

Uso interno in fase acuta: 40 gocce, diluite in mezzo bicchiere d’acqua, 2-3 volte al giorno lontano dai pasti

Uso interno per prevenire le malattie invernali: 40 gocce, diluite in poca acqua, al mattino lontano dai pasti un mese sì e uno no da settembre a marzo (assumere per 30 giorni e poi sospendere 30 giorni per tutta la stagione fredda).

Uso esterno: si può utilizzare la soluzione idroalcolica diluita al 20% in acqua sterile per impacchi. Oppure 20 gocce in due cucchiai grandi di oleolito di iperico per dermatosi, eczemi, scottature, pelli devitalizzate e screpolate.

Controindicazioni

I preparati a base di Echinacea sono generalmente considerati sicuri, quindi se utilizzati alle dosi terapeutiche non si segnalano effetti indesiderati o collaterali. Evitare in caso di allergia alle Asteraceae. Evitare l’uso per lunghi periodi (a dosi elevate e per un periodo di oltre 8 settimane può provocare epatotossicità). È buona norma fare dei periodi di pausa dall’assunzione per non sovra stimolare il sistema immunitario (ad esempio assumere a mesi alterni per tutto il periodo invernale). Evitare in caso di insufficienza epatica. Controindicato l’uso in caso di malattie autoimmuni come lupus, sclerosi multipla, AIDS, ecc.

Echinacea

Usi popolari, miti
e leggende

Storia, miti e tradizioni

Il “Grande Spirito” ha fatto dono dell’Echinacea ai nativi del Nord America. Per i Pellerossa che abitavano le praterie del continente nordamericano, l’Echinacea, che loro chiamavano “radice del serpente” era una pianta totemica, custode e alleata della loro vitalità (di cui il serpente è simbolo universale) capace di proteggerli da qualsiasi malanno e in particolare dal morso velenoso di un serpente. I coloni bianchi impararono dagli indigeni l’uso medicinale di questa pianta, come documentato fin dal Settecento.

Furono poi i botanici europei che ribattezzarono l’Echinacea, dal greco echinos, che significa riccio, per via dell’aspetto globoso e spinoso del suo ricettacolo che ricorda la forma di un porcospino.

Corrispondenza astrologica-planetaria

Nella Dottrina delle Segnature l’Echinacea è una pianta associata al pianeta Nettuno che governa gli anticorpi. Le malattie infettive e i virus sconosciuti sono direttamente associati a Nettuno, così come le allergie, gli avvelenamenti, le intossicazioni, i problemi con l’anestesia, l’alcolismo e la tossicodipendenza.

Nel mito, Nettuno (Poseidone per i Greci) era il dio delle acque e dei mari. Astrologicamente Nettuno governa il più mistico dei segni zodiacali, quello dei pesci.

Verba et herba

Ogni pianta (herba) agisce a livello fisico, ma anche su un piano sottile, vibrazionale. Da questo punto di vista, per esaltare il positivo flusso armonico generato dall’assunzione della parte vegetale, in forma di rimedio, si può valutare di ripetere a voce alta o silenziosamente una frase di potenziamento o un mantra (verba) che rendono il nostro sistema più ricettivo ad accogliere le benefiche proprietà della pianta. La somministrazione diventa così non solo un rito del benessere, ma anche uno spazio di auto osservazione e rilascio emotivo.

Verba per l’Echinacea

Preghiera Lakota

Wakȟáŋ Tȟáŋka

Tunkašila

Ómakiya yo

Ómakiya yo

Ómakiya yo

Ómakiya yo



Grande Spirito

Luce eterna

Calma le nostre anime

Riscalda la notte

Quando tutto sembra perduto

E niente è giusto

Grande Spirito

Luce eterna

Meditazione associata alla pianta

Sitkari Pranayama

Postura: siediti a gambe incrociate o su una sedia, con la schiena diritta, il petto aperto e il collo allineato con lo sterno.

Come praticarlo: apri la bocca mantenendo i denti serrati. Inspira attraverso i denti, chiudi la bocca ed espira attraverso il naso

Benefici: è usato per purificare e migliorare tutte le ghiandole, compreso il la ghiandola timo che ha un ruolo importante nella nostra risposta immunitaria

Tempo: iniziare con 3 minuti, aumentare fino a 11 minuti.

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