La Stevia, una pianta che può rendere più dolce la vita

La Stevia, una pianta che può rendere più dolce la vita

La Stevia è una pianta che, di per sé, porrebbe allo scoperto il commercio non etico dell’aspartame (edulcorante chimico artificiale cancerogeno) e ridurrebbe il consumo di insulina di produzione transgenica
La Stevia consumata fresca e in infuso agisce come regolatore del livello di zucchero nel sangue in quasi tutti i diabetici di tipo II e di un’alta percentuale di diabetici di tipo I; il suo effetto medicinale si attua stimolando l’attività del pancreas. È in grado inoltre di ridurre la fame nervosa.
In paesi come gli Stati Uniti, il Giappone, il Brasile, l’Argentina, la Colombia, la Cina, l’India, l’Australia e la Tailandia, tra l’altro,  la stevia si utilizza con grandi benefici e nessuna controindicazione
Uso medicinale della Stevia
In accordo con numerosi studi e a partire dalla esperienza con centinaia di diabetici che la stanno assumendo in Catalogna, così come in altre zone della Spagna, si può affermare in forma chiara che questa pianta regola lo zucchero nel sangue, riduce la pressione arteriosaregola l’apparato digestivo in generale, migliora in modo favorevole la condizione generale di molte persone che soffrono di ansiariduce il grasso nelle persone obese, è un antiossidante ed un diuretico. La sua azione antibatterica ed antifungina la rende consigliabile contro la carie, masticandone le foglie fresche.
Le dosi utilizzate per la maggioranza delle persone che hanno osservato effetti benefici sono:
  • Uso fresco: Quattro foglie prese prima o durante la colazione e quattro foglie prima o durante la cena
  • Pianta secca: quando non si dispone di pianta fresca, si può usare una infusione di foglia secca. Per assumere la pianta in forma di infusione, riempiremo due cucchiaini colmi da dessert (circa 2 grammi di droga secca) per infusione, due volte al giorno: una infusione presa al mattino regola il giorno e una infusione a fine giornata per regolare la notte, usando un cucchiaino da dessert ogni volta. Per comodità, l’infusione può essere fatta una volta al giorno e conservarla in frigo in una bottiglia di vetro chiusa.  Per esempio se desideriamo preparare un litro di infusione, aggiungeremo un cucchiaio colmo di foglie secche all’acqua portata precedentemente portata ad ebollizione, spegneremo il fuoco, mescoleremo delicatamente, lasceremo riposare per 10 minuti e filtreremo la soluzione così ottenuta con un colino. L’infusione deve essere conservata in frigorifero, giacché con un litro ne avremo per due giorni. Prenderemo un bicchiere la mattina ed un altro prima di cena o di andare a dormire.

Osservazioni: le persone con diabete devono controllare i livelli di glicemia per adeguare la terapia ai livelli che risultano conformi assumendo Stevia. Allo stesso modo, le persone con tendenza a pressione bassa e/o che stanno assumendo farmaci antiipertensivi, dovrebbero tenere in conto i possibili effetti di questa pianta.

La Stevia in gocce così come si può ottenere in alcuni stabilimenti non possiede proprietà medicinali.


La Stevia si può coltivare in diverse zone del nostro paese, però si deve tener conto che si tratta di una pianta di origine tropicale. Per questo motivo essa ha un comportamento differente nelle nostre latitudini, dove le giornate autunnali sono molto corte, fatto che provoca un arresto significativo nella crescita della pianta. A partire da questo, se ha luce sufficiente, la Stevia darà una produzione continuativa di foglie dalla primavera all’autunno.


A seguito di questo arresto di crescita invernale, la pianta che è pluriannuale (vive vari anni), ogni primavera rispunta nuovamente con forza, producendo numerosi nuovi getti dalla base del tallo vicino alle radici o dalle stesse radici. In inverno è necessario proteggerla dal gelo coprendola con una coperta termica o con dei teli di plastica se è piantata a terra, oppure portandola in casa se coltivata in vasi. Se siamo in zone di forti gelate e desideriamo coltivarla a terra e non in vaso, allora è consigliabile coltivarla in serra.



Le nozioni riportate qui sopra sono frutto della collaborazione di Giovanna Vendramin con Josep Pamies, fondatore della Dulce Revolution a Balaguer, avvenuta nell’Ottobre del 2013 e della traduzione di parte della sua documentazione riguardante la Stevia.  La varietà di Stevia che esplica al meglio tutte queste proprietà è la Rebaudiana, distinguibile per l’inconfondibile sapore dolce  e leggermente di liquirizia. 
 
La Dulce Revolución di Balaguer (Llerida, Spagna) è una organizzazione no-profit, fondata dall'agricoltore spagnolo Josep Pàmies che riunisce tutte le persone che vogliono condividere le loro esperienze positive derivanti dall’uso di piante medicinali e dalle terapie naturali non aggressive.
La Stevia Rebaudiana è la pianta che dà il nome a la Dulce Revolución, per la sua sana dolcezza e per le sue proprietà medicinali, ancora oggi però negate, a causa di una amministrazione sanitaria venduta agli interessi della grande industria farmaceutica.


Una dolce rivoluzione è anche il titolo dell'omonimo libro di Josep Pàmies tradotto in italiano da Giovanna Vendramin.


 

Nelle pagine di questo libro, il lettore ha modo di conoscere l’esperienza di vita di questo agricoltore, Josep Pàmies, la sua scelta di lasciare l’agricoltura tradizionale per abbracciare invece un tipo di agricoltura ecologica e di intraprendere un percorso di sviluppo e divulgazione di quelle che sono le conoscenze ancestrali della fitoterapia e delle altre forme di terapia medica che attualmente si considerano alternative.
Si può altresì familiarizzare, oltre che con la Stevia, con alcune delle altre piante “proibite” che curano, ovvero con alcune piante di comune diffusione che possiedono proprietà medicinali rilevanti, ma la cui conoscenza e divulgazione viene negata da chiari interessi economici in gioco. Kalanchoe per il cancro, Artemisia Annua per la malaria, Iperico Perforato per la depressione sono solo alcune delle piante che Josep definisce “benedette” e, proprio per questo, proibite.
Infine, ma non da ultimo, il libro presenta un rivoluzionario, ma non nuovo approccio all’alimentazione ed alla cultura alimentare consapevole, cercando di proporre ed applicare l’antica massima ippocratica che afferma: “Lasciate che il cibo sia la vostra medicina e la vostra medicina sia il cibo”, delineando i rischi dell’uso di alimenti ed additivi industriali e proponendo invece stili di vita e di alimentazione locale, a basso costo e sostenibili per tutti in cui i prodotti di origine vegetale diventino alimenti che nutrono la vita e non solo che curano la malattia, quando essa si è già manifestata.
Infatti, la consuetudine a bere te’ e consumare alimenti del mondo vegetale costituisce, per Josep Pàmies e, non solo per lui…, la possibilità di dare al corpo un’esperienza per crescere, migliorarsi, fortificarsi, sanarsi, cambiare, evolversi.

Nel link qui sotto, un video-documento di Josep Pàmies sulle  proprietà medicinali delle piante, ancora oggi però negate, a causa degli interessi economici delle multinazionali farmaceutiche.

VIDEO "Piante che curano, Piante proibite con Josep Pàmies ~sottotitoli in italiano

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